MATRICI TECNOLOGICHE

Fig.1: computer indossabile (IBM)

Fig.2: visore da occhiali: la proiezione delle immagini appare molto più lontana rispetto alla realtà, permettendo una naturale visibilità

Fig.3: mouse azionabile attraverso il battere delle ciglia

Fig.4-a-b-c: interfacce indossabili per comprendere e trasmettere all'esterno le sensazioni della persona che la indossa (Wearable)

Fig.5: occhiali maxischermo (Sony): le immagini appaiono come fossero proiettate su di uno schermo lontano da noi

Fig.6: Cordless desktop, sistema tastiera a onde radio: comunicazione senza fili

Fig. 7: computer da polso a comando vocale

Fig.8 : lettore di movimenti della retina

 

 

Fig. 8a-b-c : " Virtual Retinal Display " della Microvision.

Diversamente dalle tecnologie degli schermi tradizionali, che devono creare le immagini su di un schermo intermedio per poter essere viste, la tecnologia VRD ( display viruale su retina ) prende spunto dal sistema di visuale umano per proiettare informazioni elettroniche sulla retina, omettendo l'uso dello schermo. Il sistema crea l'immagine scansionando un raggio di luce codificato elettronicamente attraverso la pupilla, stimolando i recettori sul fondo dell'occhio. L'utilizzatore ha l'impressione di vedere un'immagine video ad alta qualità fluttuante ad un metro circa da sè. Grazie alle ridotte dimensioni e alle caratteristiche grafiche di qualità superiore, la tecnologia VRD può essere implementata in un casco e non costituisce ostacolo alla normale visione. Inoltre il contrasto e la luminosità sono regolati adattivamente da un sensore, in modo da rendere visibile lo schermo virtuale in qualsiasi condizione di luce ambientale. Grazie alla persistenza della luce sulla retina la rigenerazione dell'immagine avviene con un consumo elettrico minimo.

Schema funzionale

Il sistema è formato da quattro componenti:

 

 

fig. 8d : Tubo di Pitot

Utilizzato in aeronautica e nell'automobilismo competitivo, permette di misurare la velocità dell'aria, quindi la velocità del mezzo nel flusso, attraverso un sensore unito ad un diaframma, posti al termine di un canale curvo, che rileva la differenza di pressione tra l'aria non perturbata e l'aria che entra nel tubo. Il sensore può essere collegato ad uno strumento misuratore, ad un solenoide etc.

 

  

 

Fig. 8e : Cuffie senza filo a tecnologia Infrarossi.

La tecnologia a infrarossi permette il contatto veloce tra due comunicatori posti in linea ottica l'uno dall'altro, evitando l'utilizzo di cavi elettrici che occorrerebbero ad una tradizionale rete. Tale sistema funziona in modo molto rapido intorno ad un raggio di 10 m circa, senza alcun disturbo o interferenza, poiché esso possiede un sistema di correzione automatica e di riconoscimento del segnale appropriato. Infatti ogni unità, pone all'inizio del pacchetto dati da trasmettere, un proprio codice identificativo che ne consente il riconoscimento in maniera unequivocabile. All'atto della ricezione, viene analizzato per prima questa informazione e se essa non appartiene all'utente collegato, viene automaticamente ignorata insieme al resto dei dati. Fisicamente l'emettitore del raggio infrarosso è leggero e grande quanto una penna.

 

 

 

Fig.9: Yamaha Morpho (concept Bike), personalizzazione dell'assetto dei semimanubri

Fig.10: Honda nsr 500 (modello da corsa), ammortizzatore semintelligente, permette di modificare la taratura della sospensione durante la marcia

Fig.11: Yamaha Morpho, regolazione altezza della sella

Fig.12: Honda nsr 250 ( prodotto di serie), centralina elettronica con scheda magnetica per variare l'erogazione del motore

Fig. 13: Honda fn-1 (concept bike), casco in dotazione con la motocicletta che incorpora un display per le indicazioni di un sistema di navigazione satellitare

Fig. 14: sistema satellitare per moto 

Le matrici tecnologiche ( fig.1-2-3-4-5-6-7-8) sono state scelte in base alle caratteristiche di portabilità da parte dell'utente, considerando come fattori preminenti, oltre alle funzioni, le dimensioni, il peso, l'ergonomia. Le interfacce scelte consentono di evitare all'utente la sensazione di intralcio nei movimenti e permettono un dialogo naturale con l'oggetto. Le altre matrici tecnologiche (fig.9-10-11-12-13-14), rappresentano differenti ipotesi di applicazione e sperimentazione di soluzioni innovative sulla motocicletta.